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Saldo e stralcio: come ritrovare la pace (fiscale).

Saldo e stralcio: come ritrovare la pace (fiscale).

  • Tributi e contenziosi fiscali

Chi ha un Isee entro i 20.000 euro paga tra il 16% e il 35% del debito con il fisco, in 5 rate. I termini chiudono il 31 luglio 2019: contattate lo staff di Difesa d'Impresa per presentare la pratica, in questo post tutte le informazioni sul "saldo e stralcio" delle cartelle Equitalia.

Se con l'articolo precedente abbiamo visto come il governo, dal 29 giugno con il D.L. Crescita abbia riaperto i termini della oramai celebre rottamazione, qui analizziamo un altro strumento creato per pagare i debiti col fisco a rate ed a costi ridotti.

È stato definito Saldo e stralcio, ed è stato introdotto con l'ultima legge di Bilancio. Consente ai contribuenti di pagare i propri debiti con il fisco in forma ridotta versando una percentuale inclusa tra il 16 e il 35% del dovuto già al netto di sanzioni e interessi di mora. 

Può essere utilizzato da tutti i contribuenti? No, purtroppo no, per accedervi occorre:

A)  Trovarsi in difficoltà economiche, ossia deve risultare dal modello Isee del nucleo familiare un reddito non superiore ai 20.000 Euro.

Cosa è il modello Isee? Nient'altro che uno strumento creato per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. Viene rilasciato dal CAF o dal proprio commercialista, ma è possibile ottenere l'attestazione anche compilando la DSU online in completa autonomia sul sito dell'Inps.

B)  Che l'organo preposto a riscuotere le somme che devo allo Stato, sia stato incaricato di recuperarle tra il 2000 ed il 2017.

Vi chiederete, come faccio a saperlo? È molto semplice basta chiedere ad un esperto del settore di verificarlo, o recarsi presso l'Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) per richiedere un estratto di ruolo.

C)  Che il debito riportato nelle cartelle di pagamento riguardi le imposte sui redditi, Iva, Irap, le imposte sostitutive, le ritenute, ed i contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell'INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.

Vengono quindi esclusi i debiti che derivano da gli omessi versamenti dei contributi per lavoro dipendente ed i debiti delle società, di capitali o di persone, e di altri enti, non trattandosi di persone fisiche.

È importante quindi rivolgersi ad un esperto in materia affinché possa verificare se sia possibile accedere alla procedura o meno.

Ora, nel caso in cui si rientri tra i soggetti che possono chiedere il saldo e stralcio che somma si deve pagare allo Stato?

La percentuale che va pagata cambia a seconda della condizione economica risultante dal modello Isee. Chi presenta un Isee non superiore a 8.500 euro l'anno pagherà (o a rate o in un'unica soluzione) il 16% del totale; chi ha un Isee tra gli 8.500 e i 12.500 dovrà corrispondere il 20% del totale e chi, infine, rientra nella forbice 12.500-20.000 dovrà liquidare il 35% del debito.

È importante ricordare che, come per la rottamazione, non si pagano le sanzioni e gli interessi. La somma dovuta, potrà essere pagata in un'unica soluzioneoppure in 5 rate così suddivise:

  • 35% con scadenza il 30 novembre 2019;
  • 20% con scadenza il 31 marzo 2020;
  • 15% con scadenza il 31 luglio 2020;
  • 15% con scadenza il 31 marzo 2021;
  • il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.